Maternità Obbligatoria

La settimana scorsa ho scritto dell’allattamento a rischio (se te lo sei perso ti basta cliccare sul link) mentre questa settimana parliamo della Maternità Obbligatoria.

-Ci tengo a precisare che queste informazioni sono quelle che ho ottenuto chiedendo ed informandomi, personalmente, per la mia situazione, quindi per me.
Qualora ti andasse di fare delle precisazioni, perché ne sai di più, ti invito a lasciarmi un commento e provvederò personalmente a modificare le informazioni divulgate.
Il mio scopo non è sostituirmi ad un’ente pubblico, ma fare informazione più veritiera e semplice possibile. Dobbiamo aiutarci a saperne sempre di più e meglio sui nostri diritti

Come funziona

Questa astensione dal lavoro prevede un periodo totale di 5 mesi a casa, con l’80% dello stipendio nella seconda metà del periodo, 100% nella prima parte.

Il periodo coperto da questa può essere suddivisa in vari modi, a seconda del lavoro che svolgi.
Questo può prevedere effettivamente che si possa scegliere se fare 2 mesi preparto e 3 postparto, oppure 1 mese preparto e 4 postparto; ci sono poi lavori che permettono di scegliere di continuare a lavorare fino anche al giorno prima di partorire.
Ci sono però lavori, come ad esempio nel mio caso, in cui l’azienda non ti fa scegliere e, sempre nel mio caso, la maternità parte dai 2 mesi prima e 3 mesi poi.
Semplicemente dipende da come è strutturata l’azienda e il tuo CCNL.
Se sei mamma a P.Iva non sono molto informata sotto questo aspetto, però so che, purtroppo, loro non sono molto sostenute dallo Stato.

Cosa ti serve

Per ottenere questa astensione dal lavoro basta andare di persona o sul sito dell’INPS , fare il login, e cliccare sul primo riquadro a sinistra; da lì andare sulla tendina “acquisizione domanda” e scegliere “congedo di maternità/paternità“.

Ti serviranno dei precisi documenti da dover caricare sul sito: certificato medico del ginecologo/ ostetrica che dichiara l’effettiva gravidanza e la dpp (data presunta parto), poi rispondi a tutte le domande che troverai sul sito man mano che compili la richiesta.

Sappi che la Maternità Obbligatoria è divisa in due parti, per il datore di lavoro, a livello di documentazione.
Per cui anche sul sito INPS dovrai fare doppia richiesta: due mesi preparto fino a DPP e poi dalla data del parto, fino al terzo mese di vita del bambino.
Facendo un esempio pratico: la mia prima parte della maternità copriva dal 24 Settembre fino al 24 Novembre, inizialmente, perché la mia DPP infatti era il 24 Novembre; dopo di che, la seconda parte, ha iniziato a coprirmi dal 27 Novembre e lo farà fino al 27 Febbraio, questo perché mia figlia di fatto è nata il 27 e non il 24).

Per la seconda parte devi far recapitare al tuo datore di lavoro e all’INPS, ENTRO 30 GIORNI, il certificato di nascita del bimbo. Altrimenti non sei coperta e rischi di non percepire stipendio finché la pratica non sarà rimessa tutta in ordine ( sì, mi è successo pure questo).

Quando sarà finito questo periodo potrai scegliere se rientrare, se richiedere un’estensione dell’obbligatoria (l’allattamento a rischio) oppure richiedere il “congedo parentale facoltativo” (anche di questo ne parleremo prossimamente).

Ma ricordati che

Se prima di tutto questo hai chiesto la “Maternità Anticipata” (di cui parleremo la prossima volta) ricordati che deve esserci continuità tra le due.
Quindi assicurati che la DPP non venga modificata in corso d’opera o altrimenti va un po’ in panne il sistema (come nel mio caso: ho dovuto richiedere 4 giorni di ferie… sì, si può fare, sì, ne parlerò).
Il sistema va in panne lo stesso, spesso e volentieri, lo so, ma questa cosa in particolare mi ha creato non pochi problemi, risolti tutti partorendo perché ho sentito l’ASL ed essendoci la data effettiva del parto si è sistemato tutto.
Dopo mesi, ovviamente.

Spero che anche questa infarinatura sia tornata utile e se così fosse fammelo sapere, mi fa più che piacere.
Ti aspetto nei commenti o sul mio profilo instagram per suggerimenti e commenti vari

Marvy